Obecność franciszkanów przy Bożym Grobie na tle przemian historyczno-politycznych oraz prawa własności
Marek Lidian Strzeduła OFM
RybnikAbstract
La storia dei Francescani in Terra Santa risale al 1219 anno in cui San Francesca fece visita al Sultano Melek-el-Camel. Da lui Francesco ottenne un firmano che gli diede un’autorizzazione a visitare il Santo Sepolchro senza pagare pedaggi, e il diritto di rimanere in Terra Santa. Nel 1229 circa, vicino alla V Stazione della Via Dolorosa viene fondato il primo covento dei Frati della Corda cioè Francescani a Gerusalemme. Con il decreto del 1309 da parte di Bibars II, Frati possono stabilirsi nel Santo Sepolcro. Nel 1333 cominciarono i negoziati tra Roberto d’Angiò e sua moglie Sancia con il Sultano d’Egitto, da cui ricevettero il diritto di perpetuo rimanere e l’esercizio delle funzioni liturgiche nella Basilica del Santo Sepolcro. Gli Reali di Napoli trasferirono la proprietà e i diritti acqistatati dal Sultano ai Frati della Corda.
Sotto il governo Mamalucco (1333–1517) i Francescani ebbero come dimora un piccolo convento a nord dell Anastasis e come proporietà anche altre parti della Basilica: la cappella dell’Apparizione, l’oratorio dedicato a S. Maria Maddalena e l’antica sala-vestibolo presso l’Anastasis, poì la cappella del Ritrovamento della Croce e un altare sul Calvario. La testimonianza del russo Gretenio del 1700 vide la presenza dei Francescani nella cappella della S. Tomba.
Sotto il governo Turco (1517–1917) dentro la Basilica si fecero alcuni restauri. Per esempio, nel 1555, P. Bonifacio di Ragusa fece alcuni restauri nella Basilica: costruì una nuova edicola del Santo Sepolcro. Nel 1719 i Francescani comonciarono i lavori della cupola e del timpano che di altri luogi intorno alla Basilica e del loro convento. Per cessare tanti scontri tra Francescani e greci ortodossi e usurpazioni da parte di questi ultimi vennero stipulate le Capitolazioni tra Francia e Turchia nel 1740. Nel 1852 il Sultano Abdul Majid emanò il firmano che sanciva lo Status Quo per tutti i luogi Santi, che di fatto manteneva il diritto del possesso e delle funzioni liturgiche delle tre grandi communità che rimanevano nel santo ambiente della Basilica del Santo Sepolchro: greca, armena e latina.
Oggi ai Frati apartengono le seguenti parti e cappelle della Basilica: la Cappella dei Franchi, Cappella della Crocifissione sul Golgota e un piccolo altare alla Madre Dolorosa, l’Altare di Santa Maria Maddalena, la sacrestia con il convento presso la Cappella del SS. Sacramento, cappella dedicata al Ritrovamento della Croce.