La Chiesa è una realtà complessa, è una comunità di vivi pellegrini nel cammino della fede, anche di coloro che sono morti ma al momento della morte non erano abbastanza degni di vedere Dio e sono soggetti a purificazione, come tutti coloro che hanno dato testimonianza di fede vivendo sulla terra e sforzandosi di diventare come Cristo, hanno raggiunto la gloria del cielo. Tutti e tre gli “stati” della Chiesa condividono lo stesso desiderio di raggiungere la vita eterna. Scopo dell'articolo è quello di mostrare, sulla base dei testi eucologici di tre celebrazioni dell'anno liturgico, un quadro complessivo della realtà della Chiesa-Popolo di Dio. Queste sono: la Solennità di Tutti i Santi (1 novembre), la Commemorazione di tutti i fedeli defunti (2 novembre) e l'Anniversario della Consacrazione della propria chiesa (data della consacrazione o, se non si conosce la data, l'ultima domenica di ottobre). Tenendo conto del fatto che questo argomento è coperto da tre celebrazioni, sembra giustificato usare per questo fatto il termine “triduo ecclesiale”. Il termine triduo non deve essere inteso come identico al Santo Triduo Pasquale. Questo triduo è inteso come la triplice realtà della comunità dei credenti, e non come una celebrazione in tre fasi del mistero pasquale di Cristo, che conclude il tempo quaresimale.
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